Protezione antincendio e compartimentazione
Uno dei capisaldi della protezione antincendio passiva è la compartimentazione e cioè la suddivisione di un edificio in zone perfettamente coibentate in grado di contenere un incendio – e dunque il propagarsi di fumo, fiamme e calore – per un determinato periodo di tempo, indicato dal valore REI.
Per rispondere a questa esigenza è necessario, in sostanza, creare una o più scatole chiuse all’interno di uno stesso edificio e anche di uno stesso livello.
La compartimentazione si ottiene isolando l’area con pareti tagliafuoco, pannelli antincendio, pitture intumescenti, porte tagliafuoco. Ma non basta, perché in ogni costruzione esistono dei passaggi, dei punti “aperti”: gli attraversamenti.

Gli attraversamenti di impianti
Sono attraversamenti tutti i varchi, le porte come anche gli attraversamenti di:
- impianti elettrici
- cavi elettrici
- canaline
- tubazioni in polimero (scarichi o riscaldamento)
- tubazioni metalliche
- condotte e griglie di aerazione
- giunti strutturali lineari
Dunque, per raggiungere livelli di protezione adeguati si devono poter isolare tutti gli attraversamenti, e cioè ogni elemento di comunicazione, anche minimo, tra compartimenti, sia verticalmente sia orizzontalmente, con protezioni antincendio.
Ogni attraversamento rappresenta un punto di debolezza, un tallone d’Achille della struttura. Comporta, infatti, un rischio per la tenuta del compartimento, perché fa venir meno le caratteristiche di ermeticità, o tenuta, (E) e di isolamento (I).
Come si possono proteggere gli attraversamenti di tubature, cavi, impianti di condizionamento?
Protezione antincendio degli attraversamenti: normativa e soluzioni
La normativa di riferimento per gli attraversamenti di impianti è rappresentata dal DM 16/02/2007 e dal DM 03/08/2015.
Per garantire la sicurezza antincendio è necessario, per gli attraversamenti di impianti, procedere alla sigillatura di tutti i punti “deboli” della muratura e di quelli di passaggio, esterni e interni:
- sigillatura di giunti lineari
- sigillatura delle fessure tra tubature e muratura
- sigillatura, in caso di incendio, della luce interna di canaline e tubature
Per garantire il massimo isolamento degli attraversamenti in caso di incendio si possono impiegare:
- sigillanti e schiume
- collari antifuoco
- capsule autoespandenti
- nastri intumescenti
- pannelli e pitture intumescenti
Sigillanti chimici
Per sigillare i varchi e giunti lineari si utilizzano sigillanti chimici antifuoco o schiuma poliuretanica antifuoco.
I sigillanti hanno, di norma, un rilascio molto basso di sostanze pericolose in caso di incendio, aderiscono a tutte le superfici, sono impermeabili, inodori e resistenti all’esposizione al sole.
La schiuma può chiudere piccole asole di passaggio di corrugati o cavi elettrici. In particolare è utile per chiudere e sigillare piccoli passaggi e giunti, o per incollare pannelli di lana di roccia o sigillare porte.
I collari antifuoco
I collari antifuoco si utilizzano come sigillanti per le tubazioni combustibili: scarichi igienico-sanitari, tubature per l’aerazione degli ambienti, discendenti pluviali, corrugati, cavi di impianti elettrici ecc.
In caso di incendio, i collari, che contengono strati di materiale intumescente, si espandono fino a ostruire completamente la luce interna: mentre la tubatura pian piano si consuma, il collare provvede a sigillare ogni possibile via di fuga di fumo, fiamme e calore (ha infatti proprietà termoisolanti) verso il compartimento limitrofo.
Sacchetti antifuoco
I sacchetti antifuoco si utilizzano per sigillare, ad esempio, le canaline. In caso di incendio questi sacchetti, che contengono materiale intumescente, si espandono sigillando la canalina e impedendo il passaggio di fumo e fiamme.
Questi sono solo alcuni dei materiali e dei sistemi utilizzati per proteggere e sigillare perfettamente gli attraversamenti di impianti.