In caso di incendio risulta fondamentale cercare di ritardarne il più possibile la propagazione al fine di ottenere una quantità maggiore di tempo per permettere la via d’uscita di quanti si trovano all’interno della struttura, ma anche per permettere che l’intervento dei Vigili del Fuoco consenta di limitare la maggior parte dei danni strutturali all’edificio stesso; un ruolo fondamentale in tal senso svolge la vernice ignifuga.
In caso di una riqualificazione antincendio ogni situazione richiede soluzioni ad hoc, infatti, lo scopo principale di tale azione è quello di migliorare, quanto più possibile, la resistenza al fuoco di ogni componente, sia esso strutturale o di rivestimento. Per ciò che riguarda miglioramenti tecnici relativi alla protezione antincendio la normativa italiana è assolutamente rigida, anche per ciò che concerne le prestazioni di resistenza e di reazione al fuoco delle vernici applicate. Fortunatamente di norma è previsto per legge l’applicazione della vernice ignifuga in svariati edifici pubblici e in molti altri che prevedono possibili affollamenti, ad esempio: discoteche, strutture ricettive, istituti di credito, palestre e centri fitness. Tuttavia, non è sempre facile scegliere la vernice ignifuga più adatta alla propria struttura, per questo affidarsi a degli esperti come Isoltecno risulta fondamentale. Le pitture ignifughe sono elementi di protezione passiva al fuoco, possono essere formulate in emulsione acquosa o in veicolo solvente, sono applicate a spruzzo e favoriscono la distribuzione continua e uniforme del prodotto, ma variano in base al prodotto su cui vengono applicate.
Vernice ignifuga: applicazioni e differenze
La vernice ignifuga per legno deve, ad esempio, svolgere una doppia funzione: sia assicurare la protezione necessaria, ma anche consentire che il risultato estetico non ne venga danneggiato. Trovandoci in presenza di un materiale organico combustibile, la classe 0 – la migliore della scala (incombustibile) – non può essere raggiunta, ma grazie al nostro intervento potrete passare da una classe 4 o 5 alla classe 1.
Discorso simile vale per la vernice ignifuga per metallo, infatti, il problema di questa lega ferrosa risiede nella sua elevata conducibilità termica che ne comporta la perdita di resistenza e rigidezza già a basse temperature e, a 600°, siamo già in zona collasso. L’applicazione di vernice ignifuga sulla superficie di tale elemento permette di rallentare, confinandolo, l’incremento della temperatura e, dunque, aumentare la resistenza al fuoco. Questo è possibile perché la vernice ha un’elevata capacità di adesione all’elemento in acciaio, il che gli permette di copiarne le forti deformazioni fisiche a cui va incontro l’elemento con l’elevarsi delle temperature, senza però mutare il proprio stato fisico durante il riscaldamento e dunque, grazie alle loro capacità termofisiche, protegge ed isola l’elemento sottostante.
La vernice ignifuga per cartongesso è senza dubbio un’ipotesi percorribile, ma anche l’applicazione di una vernice intumescente potrebbe avere degli ottimi vantaggi. Optare per l’una o per l’altra opzione dipende esclusivamente dalla situazione particolare in cui ci si trova ad operare.
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